Ci sono collaborazioni che nascono da una strategia, e altre che nascono da un’urgenza. “/2”, il nuovo progetto firmato 600 €uro e Ray Back, appartiene decisamente alla seconda categoria.
Un incontro tra Torino e Mantova, due città lontane ma simili nella loro concretezza e nel loro ritmo di vita, che trovano equilibrio in un suono comune: vero, crudo, umano.
Nel loro dialogo musicale si incontrano due mondi — quello lirico e riflessivo di 600 €uro, e quello visivo e sonoro di Ray Back — che si completano come due metà di uno stesso concetto: la ricerca dell’equilibrio tra luce e ombra, giorno e notte, pieno e vuoto.
Ne abbiamo parlato con loro, in un confronto che va oltre la musica e tocca il significato stesso di essere “interi” in un mondo che vive a metà.
“/2” è un progetto che nasce dall’incontro tra Torino e Mantova — due città, due visioni. Cosa vi ha spinti a lavorare insieme?
600 €uro: È partito tutto dal beat di Pace&Amore. È stata una cosa spontanea c’è stata sintonia sul primo brano e abbiamo deciso di aggiungerne un secondo.
Ray Back: Sicuramente avere una visione comune o comunque molto simile, su molti aspetti.
Il titolo “/2” è una metafora potente: cosa rappresenta per voi questa divisione?
600 €uro: Mi piace l’idea di incompletezza. Mi sembra di vivere in una società in cui tutti corrono per dimostrare quanto la propria vita sia piena (io per primo), ma poi nessuno ce la fa veramente. Di fatto siamo tutti in parte “vuoti” ma ci pesa ammetterlo a noi stessi.
Ray Back: Metà, perfetta quindi come una frazione. Forse per me rappresenta qualcosa di più astratto.
Quanto conta per voi raccontare la normalità, le giornate “di mezzo”, lontane dai riflettori?
600 €uro: Diciamo che mi viene comodo. Alla fine è quello che sono, una persona a tratti schiva che affronta le normali difficoltà di una vita media. E a me sembra una roba parecchio hip hop. Più di tanti altri cliché.
Ray Back: È essenziale se non obbligatorio per me; è quello che ho ed è quello che tutti abbiamo: la quotidianità (nel bene e nel male).

600 €uro — Torino è sempre una presenza forte nei tuoi testi: cosa significa per te oggi rappresentarla nella scena hip hop?
Non penso di poter dire di rappresentare Torino. Mi attribuirei un’autorevolezza e una responsabilità che sicuramente non mi appartiene. La racconto in parte, coi miei occhi. Mi fa piacere farlo e nominarla nei pezzi, perché penso che comunque ogni rima che faccio debba essere concreta. Facilmente visualizzabile.
Ray Back — i tuoi beat hanno un’anima sporca ma curata, quasi cinematografica. Come nasce il tuo approccio al suono?
Nasce proprio da questo amore (quasi ossessivo, anzi senza quasi) da tutto ciò che è bello. Ergo tutto ciò che è arte: i dischi, i film cult e splatter di Tarantino, la musica organica e i quadri surrealisti. Da li nasce la mia “scintilla artistica” e il mio bagliaglio culturale.

“/2” unisce due energie opposte, giorno e notte. In quale delle due vi sentite più a casa?
600 €uro: Alla fine un po’ entrambe. Abbiamo tutti un lato a e un lato b come questo singolo.
Ray Back: A mani basse, la notte, sono un notturno nato.
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